mercoledì 25 febbraio 2009

Pickett Anderson Zerf e l'errore di Yalta

La Conferenza di Yalta (o Jalta) è il nome del vertice tenutosi, dal 4 all'11 febbraio 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale nel quale i leader di tre paesi presero alcune decisioni importanti su come proseguire il conflitto, sull'assetto futuro della Polonia e sulla nuova Società delle Nazioni. I tre protagonisti furono Franklin Delano Roosvelt, Winston Churchill e Stalin, capi dei governi degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell'unione Sovietica. Non venne invitato il leader francese Charles de Gaulle. Alcuni storici sostengono che de Gaulle venne escluso, perchè rifiutò di cambiare il nome del suo stato in Francia unita o, tutt'al più, Unione Francese. "A quei tempi, i simboli erano importanti, e Francia Unita, avrebbe dato l'idea di coesione e forza" scrive Reickerman in "La conferenza di Yalta". Ma altri documenti storici ci raccontano un'altra verità. I diari di Zerf, custoditi nella fondazione omonima ed ora consultabili, rivelano nuovi aspetti storici, e aggiungerei sorprendenti. Ai tempi dell'organizzazione della Conferenza di Yalta, Zerf aveva 25-26 anni, e lavorava come segretario presso l'ente governativo anglo-americano incaricato di occuparsi di tutti gli aspetti riguardanti l'organizzazione della conferenza stessa. Fu lui che scrisse le lettere d'invito per gli invitati principali Roosvelt, Churchill, Stalin e De Gaulle. La storia, come tutti sanno, racconta che De Gaulle fu l'escluso per eccellenza. Tutte le teorie fin qui esposte per giustificare l'esclusione, sono spazzate via dal diario di Zerf. Il 28 novembre 1944, racconta W.P.A. Zerf, festeggiò il compleanno di Pablo, un clandestino haitiano con velleità poetiche, e si ubriacò di rhum. Ricorda Zerf che nel pomeriggio dello stesso giorno aveva scritto gli inviti per Churchill, Roosvelt e Stalin ma non quello di de Gaulle perchè aveva finito la carta da lettere. Lo avrebbe fatto il giorno dopo, e così fece. La mattina del 29 novembre 1944, fu di parola. Appena entrato in ufficio scrisse subito l'invito per il leader francese. Sarà stata la stanchezza o i postumi della sbornia... confuse la Y con la M. Che strana coincidenza. Qualsiasi altra lettera avrebbe composto il nome di un posto inesistente. Invece, la Emme sostituiva la Ypsilon, invitando De Gaulle a Malta, invece che a Yalta. Alcuni sostengono che l'errore fu voluto, perchè Zerf non credeva che de Gaulle fosse presidente di qualche cosa e perché era convinto che i francesi non potessero arrivare a cariche di prestigio. Perciò, ora, si può dire con certezza che De Gaulle non venne escluso, ma fu vittima di un errore di battitura. Le conseguenze furono molto più gravi di quello che la storia racconta. Secondo i piani della Conferenza di Yalta, la Francia a fine guerra, avrebbe annesso, Olanda, Spagna e grande parte della Germania seguendo l'ottica di smembramento, disarmo e smilitarizzazione della Germania, come "prerequisiti per la pace futura". Anche il Liechtenstein sarebbe andato alla Francia, insieme al comune di Abbiategrasso... ma quelle furono le perdite minori. Ovviamente, de Gaulle non presentandosi perse il premio. Tutto questo influenzò l'assetto geopolitico e la storia dell'intera Europa, nonchè la storia del calcio. Pensate a cosa sarebbe diventata la Francia calcisticamente. Anche se, come scrive Zerf, con Raymond Domenech alla guida avrebbero vinto tanti mondiali quanti ne hanno adesso.